Dal Sud Korea all’America. L’artista Cindy Ji Hye Kim vanta innumerevoli apparizioni ed è alla sua seconda esposizione come unica protagonista a New York dal 26 giugno.
L’incredibile immensità della primavera deve avere inizio: il miracolo del tramonto.
L’intrinseco significato dell’esposizione Soliloquy for two è la risposta al quesito su cosa sia un crepuscolo primaverile.
Quando le radici degli alberi vogliono parlare, quando sono stati raccolti vecchi racconti e antiche leggende, quando i bisbigli sono stati percepiti, oscurità che esistono ancor prima delle parole, parole che si diventano confuse, serpeggianti, deliranti, si perdono tra associazioni poco chiare: Acheron, Orcus, l’Oltretomba.
Tutto diviene impenetrabile e privo di sostanza.
Immergi il viso in quella soffice pelliccia del crepuscolo, e tutto diventa impenetrabile e senz’aria come sotto il coperchio di una bara. Allora devi socchiudere gli occhi e prevaricarli, spremere la vita attraverso l’impenetrabile. E all’improvviso sei dall’altra parte, nel profondo.
E finalmente si può vedere. Il miracolo del crepuscolo.
L’arte non si spiega, si ammira, si interpreta e l’artista mette tutta se stessa a nudo nella sua esposizione.