Editore, scrittore, musicista, traduttore, illustratore, pittore. Così, ad un anno dalla scomparsa, viene ricordato Luigi Spagnol, nella mostra “The Last Paintings 2018-2020” a cura di Demetrio Paragoni, presso Galleria Milano, visibile dal 10 al 19 giugno.
Intellettuale mercuriale, con una compresenza di molteplici identità e linguaggi. Una rara cultura della sensibilità, a cui si uniscono la capacità di cogliere prima di ogni altro l’importanza di qualcosa di nuovo e il costante impegno nella ricerca di senso per tutto.
Dipinti che l’artista ha realizzato negli ultimi due anni della sua vita e sei bacheche invase da una ricca produzione culturale. Queste sono le mille vite che testimoniano il percorso arguto e visionario di Spagnol.
Una selezione di ventiquattro tele accomunate da una potente “matrice espressiva”, una dimensione sperimentale del linguaggio, da cui capire come una pennellata dopo l’altra acquisti significato e diventi nuova forma espressiva. Un modo per viaggiare nella realtà. Un richiamo alla sostanza materiale e concreta dell’esperienza. La pittura per Luigi diventa «la strategia che mi sono costruito per rimanere solo con me stesso».
Da abile editore aveva un’attenta capacità di riconoscere il valore altrui, sostenendo che «vedere il talento è una cosa da pochi. Il talento di vedere il talento è a maggior ragione una dote pressoché invisibile».
A lui si devono i suoi successi che hanno superato il milione di copie. Parola di Giobbe di Giobbe Covatta, 1991; Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda, 1996; Harry Potter e la pietra filosofale di J.K.Rowling, 1998 e Cotto e mangiato di Benedetta Parodi, 2009.
Un miracolo compiuto per quattro volte. Un oggetto che è diventato sogno.
Un abile scrittore Spagnol. Secondo i curatori della bacheca Su Spagnol scrittore, Pierdomenico Baccalario e Paolo Zaninoni, «questa sua generosità senza calcoli, questa capacità di mescolare i piaceri dello spirito, lo scrivere, il preparare, l’assaggiare che ha guidato la mano e il fiuto di Luigi scrittore».