La designer danese racconta come gli scarti di ogni giorno diventino, nel suo universo, la base da cui partire per la creazione di gioielli unici nel loro genere.
Caroline Ohrt, laureata al Royal College of Art di Copenaghen, inizia da subito ad approcciare in maniera innovativa e sostenibile al mondo del design del gioiello.
Partendo dal senso di colpa derivato dall’utilizzo di materiali ad alto impatto ambientale, pensa così di cambiare rotta e indirizzare il proprio lavoro verso un concetto di up-cycling elevato e contemporaneo: carte di credito inutilizzate, gomme da masticare, lattine di birra e sigarette diventano, in questo modo, i protagonisti della nuova collezione.
Ogni singolo oggetto utilizzato ha, d’altra parte, una storia da raccontare che la stilista vuole necessariamente condividere con chi ne entra in contatto.
L’obiettivo di Caroline Ohrt è quello di creare mini-sculture esclusive con cui potersi connettere sia sul piano fisico che su quello emozionale.
Ogni pezzo è unico, non soggetto a stagionalità, così da mantenere un concetto di made to order che strizza l’occhio alla filosofia di produzione sostenibile pur mantenendo la sua innata originalità.