A quattordici anni iniziò l’apprendistato a Saint-Étienne e nel 1947 fu il primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura. Il gigante della moda e del design Pierre Cardin è morto in ospedale il 29 dicembre all’età di 98 anni.
Pietro Costante Cardin era il suo vero nome. Lo stilista italiano naturalizzato francese di fama mondiale inizia la sua carriera nella moda per una serie di coincidenze che lo catapultano all’interno del suo mondo:«Volevo fare recitazione, ma nel mio primo giorno a Parigi conobbi Christian Dior. Non avevo denaro per pagarmi una scuola di teatro, così passai alla moda».
Un amore quello per la recitazione che Pierre Cardin non nasconde mai, tanto da acquistare negli anni importanti teatri e a creare abiti per differenti sceneggiature.
Come forte è il suo legame con l’architettura per la quale fu un anticipatore, ideando tra i tanti anche il Bubble Palace, un agglomerato di piccole case a bolle vicino a Cannes, che esprime appieno la sua concezione futurista di percepire il mondo e con esso tutto ciò che ne fa parte, compresa la moda.
Una costruzione che rimanda inevitabilmente al suo abito più famoso, il bubble dress del 1954, merito del quale lo stilista da conferma della sua visione rivoluzionaria, affermandosi tra i primi designer di prêt-à-porter e confezionando i suoi abiti nei grandi magazzini, al fine di farli diventare accessibili a chiunque, cambiando le regole di haute couture che la moda possedeva fino a quel momento.
Vinile, plastica e plexiglas uniti all’ispirazione tratta da cosmo e satelliti rendono queste collezioni all’avanguardia, dallo stile unico, riconoscibile e attribuibile solamente al nome di Pierre Cardin.
Figure geometriche quali cerchi, righe e quadrati disegnano gli abiti, gli danno volume e li modellano, spesso non tenendo conto della silhouette femminile, ma concertandosi sul design e l’architettura delle forme e dei volumi.
Un’idea che unita alla giusta dose di creatività e irresponsabilità, dettata dal non preoccuparsi troppo del periodo storico in questione, diventa genialità e alta moda. Diventa un nuovo modo di vedere la vita, la società e la donna.
Ed ecco che allora moda, teatro e architettura in un attimo convergono, s’incontrano e convivono assieme in una stessa visione del mondo, quella firmata Pierre Cardin.