Nasce Decontoured, marchio di moda in cui la perfezione e chaos si fondono per dar vita ad un nuovo concetto di couture senza scarti, intriso di significato per chi lo indossa e per chi lo produce.
Fashion designer croata nonché veterana del settore moda, Kristina Spirk dopo una profonda ricerca dà vita non solo al brand Decontoured ma ad un concetto esclusivo di bellezza universale legato all’essere e alle trasformazioni.
Il nome composto da Contour (contorno di una forma, identità estetica di un capo) e dal prefisso De (momento di trasformazioni, metamorfosi), nel suo insieme afferma una filosofia di trasfigurazione e rivitalizzazione di forme esistenti.
Un team di artisti professionisti, lasciandosi ispirare dai principi del meta-design e dall’universo di arte e cultura che li circonda, ridanno vita ad abiti esistenti con l’obiettivo di onorare la memoria, le ferite, i ricordi e le emozioni di chi li indosserà.
Un’ideologia, un concetto etico, un nuovo significato di haute couture che si manifesta anche grazie agli schemi di produzione a rifiuti minimi, all’impiego delle specifiche tecniche di moulage alternativo e meta-design, alla personalizzazione digitale, dando spazio ad una creatività sostenibile e a capi d’autore trasformabili, multiuso e double-face.
E’ all’interno del De Atelier di Milano che avviene questo processo innovativo, ponendo le sue fondamenta non nell’informe considerato come limite ma, diversamente, dalla materia già formata.
Un equilibrio tra perfezione e sbavatura, che richiama l’essere imperfetto dell’uomo e che procede tra destrutturazioni, sfaldamenti e ricomposizioni proprio come il Cubismo di Picasso.
Una sfida complessa e uno sguardo visionario quelli della Spirk che hanno come fine la creazione di oggetti ricchi di valore e significato che diano forma sostenibile al processo creativo.