Il Margutta non è un semplice ristorante. Il Margutta è un RistorArte dove eccellenza eno-gastronomica, rispetto per l’ambiente e gli animali, arte ed intrattenimento si esaltano a vicenda, in un dialogo costante tra cibo per il corpo e nutrimento per lo spirito.
Nutrirsi è qualcosa di ben diverso dall’inserire in modo meccanico nel nostro organismo un cibo che ci fornisce calorie. È un gesto più complesso, più ampio, più profondo. Parte da questa concezione olistica del nutrimento il progetto che c’è dietro a questo RistorArte famoso ormai a livello Europeo.
Si trova per l’appunto in Via Margutta 118, a Roma, la celebre via del film Vacanze Romane dal 1979 e prepara ricette biologiche al 70%, grazie all’orto a km zero nella riserva del Parco di Veio, pasta rigorosamente fatta in casa e dolci preparati al momento dal pasticcere.
L’idea è di Claudio Vannini che decide di fondare il primo circolo di cultura vegetariana di Roma divenando rapidamente il punto di riferimento di molti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, della moda e del design.
Il Margutta riesce a creare un perfetto punto d’incontro tra ricette gourmet e arte.
All’interno dello spazio si susseguono esposizioni di artisti quotati e giovani emergenti, eventi teatrali, presentazioni di libri, incontri e dibattiti, con un’attenzione particolare alle nuove tendenze, alla moda e al design. Un luogo d’incontro, ma allo stesso tempo un luogo di innovazione e crescita culturale, dove nulla sembra essere lasciato al caso.
Così tra un crostino di pane verde alla spirulina e una crema vegan al limone, si riscopre l’arte del mangiare sano e bene, di prendersi cura del corpo si, ma anche della mente e dello spirito.
In una società fatta di ritmi incalzanti e frenetici, si riscopre il gusto dello stare a tavola e di circondarsi di opere d’arte, del lasciarsi trasportare dalle parole di un libro e dalle note di un complesso Jazz.