Fosforescenza e fluorescenza dei colori, presi in prestito dal mondo della notte. Sono le serate londinesi e i ricordi multi-sensoriali del mondo delle discoteche, i loro suoni, le loro luci e la loro vitalità a ispirare la moda di Valeria Pulici.
Nata in Italia, la giovane stilista vive a Londra dal 2015, anno in cui ha lasciato Milano dopo essersi laureata presso il prestigioso Istituto Marangoni.
Nel suo immaginario, sia la creazione del futuro brand no gender che il colore nero, privo di luce, rappresentano qualcosa che ha una reale connessione tra tutti i suoi principali interessi.
Non solo un’assenza di genere, ma anche di stagione, in un riutilizzo e riciclo di materiali e tecnologie, grazie all’aiuto di stampanti 3D.
La designer cerca di dare luce a un mondo nascosto, così come dà visibilità e colore alle sue memorie di bambina, a cui si rifà nella realizzazione delle sue creazioni modaiole.
Rinascimento e Barocco, come fonte di ispirazione e ammirazione.
Silhouettes, forme fluide e mai statiche, in continuo mutamento e rinnovamento. Fucsia, arancione, giallo, verde: un unico comun denominatore, quello fluorescente.
Maxi drappeggi e tagli importanti creano uno stile degno di una designer del calibro della moda londinese, che tuttora padroneggia nel moda shocking.