Non prodotti, ma creature con una storia da raccontare. E’ così che a Ilaria Bellomo piace raccontare i suoi capi.
Milanese di nascita, la giovane designer lancia a febbraio di quest’anno Endless Stories, un progetto didattico che affonda le radici in un percorso personale intrinseco in cui la moda gioca un ruolo cardine.
E’ durante i lunghi pomeriggi trascorsi con il nonno materno e la nonna paterna che Ilaria fin da bambina ha l’opportunità di osservare da una parte il processo artigianale nascosto dietro ogni capo e dell’altra gli abiti prendere forma.
A 18 anni, dopo la maturità classica si trasferisce a Firenze iscrivendosi al Polimoda, un luogo in cui poter esprimere la propria estetica e definire i propri valori, completato con il successivo stage da Rick Owens.
Per lei il tessuto è il punto di partenza, la materia prima e preziosa di ogni capo; artigianalità, originalità e rispetto per l’ambiente sono i valori su cui ha fondato la sua moda, in cui il fascino per i capi vintage e antichi giocano un ruolo fondamentale.
Il filo conduttore è il colore nero, all’apparenza tetro ma che nella sua collezione assume una veste felice e fiabesca.
In un mondo che va sempre di fretta, Ilaria segue la filosofia dello slow fashion, creando pezzi di alta qualità, capi senza tempo che durino nel tempo e non il tempo di una stagione, qualcosa che una volta indossato faccia sentire speciali, dando quel tocco di unicità, che lei stessa vedeva nel lavoro dei suoi nonni.