Ambasciatore di una visione etica della società e dell’ambiente, Piero Cividini, insieme a sua moglie Miriam, prosegue sul filone rigoroso e minimal, privilegiando materiali di qualità e manifattura artigianale.
La Sala da Ballo dell’antico Palazzo Clerici, nel cuore della vecchia Milano, diventa la cornice che i coniugi Cividini scelgono per girare il docu-film, oltre che per confermare il loro impegno nei confronti di una moda sostenibile.
Tutti i capi della collezione autunno inverno 21-22 firmata Cividini abbracciano un’estetica lineare e minimal: la scelta del monocromo ne è un chiaro segnale.
Così il cappottino e il bluson in tessuto si abbinano a bermuda e pantaloni ampi, mentre l’accostamento piumino/gonna plissè trasmette una femminilità ricercata.
Le giacche a taglio vivo e l’androgino pea coat, sono addolciti dalla palette cromatica che verte sui cammelli e i bianchi, mentre il total black è riservato a classici spolverini e parka in raso.
I pantaloni sono morbidi, spesso in flanella, velluto millecoste o soft cotton: iconica la proposta in velluto stampato effetto snake per il due pezzi dal sapore metropolitano.
La donna Cividini indossa disinvolta abiti in flanella leggerissima, o in velluto: modelli chemisier da portare soli o con maglie in cachemire.
Completano la proposta gli accessori, su cui spiccano borse, cinture e sneakers in pelle di bovino e cuoio di toro.