Cosa c’è di più rappresentativo di un bacio? Alan Zeni lo racconta in un incredibile raccolta fatta di inchiostro e fantasia.
Alan Zeni è un’ artista, giornalista, fotografo che ha viaggiato molto per il mondo, raccontando con le parole e soprattutto con la propria creatività storie e sogni; ha inoltre firmato murales in diverse città europee, collaborato nella personalizzazione di oggetti di design e di arredamento di illustri brand e partecipato a mostre d’arte.
Oggi 11 febbraio, per anticipare il giorno di San Valentino, Alan in collaborazione con Edizioni Becco Giallo torna a far parlare di sé in tutte le librerie con il suo nuovo libro “Baciami – Storie di ̶a̶m̶o̶r̶i̶ errori felici”.
Perché raffigurare un atto come il bacio?
L’idea è quella di scandagliare l’intimo umano e il bacio è un giudice inequivocabile, che non permette di mentire, neanche a te stesso. L’atto stesso del bacio non si ferma solo alla rappresentazione di un sentimento, ma esprime anche il reale stato d’animo e coinvolgimento.
Nel tuo libro rappresenti molte tipologie di baci, quanti ne esistono?
Tantissimi, in questo libro ne ho raccolti 90. I baci che rappresento sono la magia delle esperienze vissute da ciascuno di noi.
Anche le tue quindi.
In quelle pagine racconto anche di me, delle mie esperienze positive ma soprattutto di quelle negative. Perché io, più che un esperto di baci, sono un grande esperto di errori.
Il bacio potremmo definirlo una necessità?
Assolutamente sì! Il bacio è una necessità che ti permette di stare bene e di esprimerti. In un momento dove abbiamo bisogno di stare vicini, il bacio diventa quasi terapeutico, guardandosi, toccandosi, esserci per l’altro.
Potremmo definire il tuo libro un opera d’arte.
In realtà la definirei più un’emozione tascabile, qualcosa che ognuno possa portare con sé, nella quale può trovare allegria ed identificarsi in divertenti situazioni che potrebbe aver vissuto.
Quale è il primo bacio che hai disegnato e che ti rappresenta?
Sicuramente il bacio eroico è quello che porto più spesso con me, quell’emozione per la quale rischi l’equilibrio e che in realtà non è mai una certezza.
Nei tuoi baci vengono rappresentate la figura maschile e femminile.
All’inizio del libro faccio un importante premessa, l’amore è universale, non esiste distinzione di genere e di questo ne sono sempre più convinto. L’illustrazione è un po’ uno stereotipo sociale, ma nella vita si fanno scelte differenti, con più frequenza, con una libertà emotiva sempre più alta e più spontanea.
Durante questo lockdown che ci ha coinvolti, sei stato un protagonista attivo per molti.
Era doveroso per me poter fare qualcosa per aiutare e per aiutarci. Durante il primo lockdown, abbiamo sentito maggiormente la mancanza dei nostri cari, dei nostri affetti e ho deciso di realizzare delle illustrazioni che rappresentavano due figure che si abbracciavano da lontano, un modo per sconfiggere la distanza che ci opprimeva. Per ogni realizzazione, che ognuno ha potuto personalizzare, ho chiesto di destinare una personale donazione ad ogni ente e struttura sanitaria che in quel momento cosi particolare avesse necessita di aiuti e fondi. Sono stato felicissimo di quante persone abbiano risposto a questa iniziativa, riuscendo a donare tutti insieme più di 10.000 euro.