Per intraprendere un cammino di riconnessione, da dove partire? Come creare senza distruggere? L’opera aperta di Tiziano Guardini, Ecology of mind, intraprende questo viaggio cercando risposte in ciò che siamo e in ciò che ci circonda.
Ispirata e rinnovata dalla XXII Esposizione internazionale Broken Nature: Design Takes on Human Survival (Triennale di Milano, 2019), Ecology of mind di Tiziano Guardini inaugura la stagione 2021. Il titolo dell’opera aperta è un omaggio all’opera di G. Bateson, Verso un’ecologia della mente: l’autore dedicò l’intera vita alla ricerca della struttura che unisce uomo e ambiente.
Ecology of mind cerca nella vita e nell’armonia primordiale delle foreste, quell’atto d’amore volto al tutto e pertanto votato alla responsabilità verso il tutto. La natura non ha in sé il concetto di scarto e così noi ci sentiamo in dovere di riallinearci a questa legge: l’abito diviene segno di un lessico naturale, organico ed al contempo archetipale.
Tessuti d’archivio creano pezzi unici, ripristinano l’ordine di un ciclo continuo, evolutivo. Linee e forme evocative di un altrove, lavorazioni in cui la presenza dell’uomo si allinea a quella della natura, così nascono capi che ci invitano ad una vera e propria esplorazione della natura.
Massima espressione del tornare a “vestirsi di natura” sono i lunghi vestiti creati ricamando fili di rafia. Ricerca di evanescenza e contaminazione con la natura, riflettono quella parte di umanità che desidera e lotta per essere libera.
Il servizio fotografico coinvolge persone chiamate a raccontare la propria storia attraverso l’etnia, la libertà di espressione, le generazioni e vuole essere testimonianza della nostra appartenenza ad un pianeta unico e multiforme.
Per promuovere il creato e non l’individuo, non il consumo, non il cannibalismo delle merce, la moda può inserirsi in un processo di risveglio ed educazione all’amore e alla conoscenza.
Solo erba fresca e luce. Una luce che sa di rovi e di more. C’è bisogno di essere fedeli a se stessi. Vivere la natura. Avere cura degli attimi. Conservare la memoria. Rivestire di valore ogni cosa. Jole Patrizia Grappasonni